Community center + new social housing


PROJECT TEAM
Marco Prati, Elisabetta Lanza


LOCATION
Bologna


TIPOLOGY
Restoration and Conservation


SCOPE OF THE WORK
community center + new social housing


CLIENT
institutional

The Paradigm of our age, the digital paradigm, defines an Architecture aimed at transforming itself into an active component, in a world structured by data. In the digital age, in fact, the continuous process of decoding the real environment leads to the achievement of a flow of data, which allows architecture to be shaped as a living organism, able to adapt and react to stimuli from the external environment. But when dealing with existing heritage, including valuable heritage such as Villa Serena, the problem becomes difficult to solve if we continue to use classical strategies, that is, based on deterministic worldviews. It becomes essential to explore new horizons for architectural design that is inclined toward greater adherence to context and the centrality of humans as the basis for design choices. It becomes essential to implement strategies such that architecture can become “relational” through interactivity.What we thought about Villa Serena is to introduce an additional layer of identity to the historic building, which is developed through the idea of “building within it.” An idea that is realized through the generation of prefabricated elements, based on low-cost, low-impact industrialized structures, inserted, in the manner of a structurally autonomous aesthetic device, within the historic building, which, for its part, is restored and consolidated as per practice.

Il Paradigma della nostra epoca, il paradigma digitale, definisce un’Architettura tesa a trasformarsi in componente attivo, in un mondo strutturato dai dati. Nell’era digitale, infatti, il continuo processo di decodificazione dell’ambiente reale porta al raggiungimento di un flusso di dati, che permette di plasmare l’architettura come un organismo vivente, in grado di adattarsi e reagire agli stimoli proveniente dall’ambiente esterno. Ma quando si ha a che fare con il patrimonio esistente, tra l’altro di pregio come Villa Serena, il problema diventa di difficile soluzione se continuiamo ad utilizzare strategie classiche, cioè basate su visioni deterministiche del mondo. Diventa indispensabile esplorare nuovi orizzonti per una progettazione architettonica che sia propensa a una maggiore aderenza con il contesto e alla centralità dell’uomo, come base delle scelte progettuali. Diventa indispensabile attuare strategie tali da permettere all’architettura di diventare “relazionale” attraverso l’interattività. Ciò a cui abbiamo pensato per Villa Serena è di introdurre un ulteriore strato di identità dell’edificio storico, che si sviluppa attraverso l’idea di “costruire all’interno di esso”. Un’idea che si concretizza mediante la generazione di elementi prefabbricati, basati su strutture industrializzate a basso costo e basso impatto, inserite, alla stregua di un dispositivo estetico strutturalmente autonomo, all’interno dell’edificio storico che, da parte sua, viene restaurato e consolidato come da prassi.